Legalità e rispetto della privacy delle investigazioni private
Le investigazioni private sono una pratica legale che viene utilizzata per diverse ragioni sia in ambito privato e famigliare sia in ambito aziendale, commerciale e assicurativo. Pur trattandosi di un’attività normata dalle leggi, l’investigazione privata solleva diverse questioni sul rispetto della privacy e sulla legalità delle tecniche utilizzate per raccogliere informazioni. In questo articolo, esploreremo come funzionano le investigazioni private, quali strumenti informatici utilizzano i detective, come fanno a rispettare le leggi in materia di privacy, quali sono le regole deontologiche dell’investigatore privato e come fa l’investigatore a tutelare i dati delle persone coinvolte nelle indagini investigative.
Come funzionano le investigazioni private?
Le investigazioni private sono condotte da professionisti specializzati e autorizzati nel raccogliere informazioni su persone, aziende o situazioni specifiche. L’investigatore privato lavora su richiesta del cliente e cerca di raccogliere informazioni che possono essere utili per risolvere un caso. Queste informazioni possono essere ottenute attraverso la ricerca su internet, l’interrogatorio di testimoni o la sorveglianza delle attività sospette. Diverse informazioni possono anche essere reperite con la consultazione di database pubblici come i database OSINT (Open Source Intelligence)
che raccolgono informazioni disponibili al pubblico, come notizie online, social media, blog e forum. I detective possono utilizzare queste informazioni per ricostruire le attività online di un individuo, come la ricerca di lavoro, l’attività sui social media e la partecipazione a gruppi di discussione. Inoltre, le agenzie di investigazione possono utilizzare software di analisi dati per elaborare grandi quantità di informazioni, come ad esempio le chiamate e i messaggi di testo effettuati da un individuo. Questi strumenti informatici possono aiutare gli investigatori a individuare schemi di comportamento o di comunicazione sospetti. Altre tecnologie molto comuni in ambito investigativo sono:
- Sistemi di sorveglianza come telecamere nascoste, microfoni e GPS per intercettare gli individui oggetto di indagine;
- Software di recupero dati come software specializzato per recuperare dati da computer, smartphone e altri dispositivi elettronici;
- Strumenti di analisi forense come strumenti per esaminare il contenuto di dispositivi elettronici come computer e telefoni cellulari, al fine di trovare prove utili per l’indagine;
- Test di laboratorio per analizzare campioni biologici o materiali come DNA, fibre, vernici o droghe, al fine di raccogliere prove utili;
- Analisi di tracciati come l’analisi di impronte digitali, la fotografia di identificazione e la ricostruzione di incidenti per raccogliere prove utili.
Il rispetto della privacy
Le agenzie investigative devono rispettare le leggi sulla privacy, che regolamentano la raccolta, la conservazione e la divulgazione delle informazioni personali. In particolare, devono rispettare il Regolamento Europeo sulla Protezione dei Dati (GDPR) e la legislazione nazionale in materia di privacy. In alcuni casi, possono essere richieste autorizzazioni speciali, come un mandato o un’ordinanza del tribunale. Per le attività investigative, il Garante della Privacy, l’autorità italiana per la Protezione dei Dati Personali istituita dalla legge n. 675 del 31 dicembre 1996, ha stabilito precise regole di trattamento dei dati che troviamo al -Capo IV – Trattamenti da parte di investigatori privati- del Registro dei provvedimenti n.512 del 19 dicembre 2018 e possiamo riassumere nei seguenti punti chiave:
- L’investigatore privato tratta i dati personali in modo adeguato e rispetta i diritti degli interessati;
- L’investigatore non può iniziare le investigazioni senza un incarico scritto;
- L’atto d’incarico deve specificare la finalità dell’investigazione, i fatti giustificativi e il termine entro cui concluderla;
- L’investigatore deve eseguire personalmente l’incarico e può utilizzare solo altri investigatori privati specificamente autorizzati;
- Se l’investigatore si avvale di altre persone per il trattamento dei dati, deve dare istruzioni specifiche e monitorarne l’osservanza delle norme di legge;
- Il difensore o il soggetto che ha conferito l’incarico devono essere informati regolarmente sull’andamento dell’investigazione.
Come tutelano gli investigatori privati i dati delle persone coinvolte nell’indagine?
Come abbiamo visto e come stabilito dalle leggi vigenti, gli investigatori privati sono responsabili della protezione dei dati personali raccolti durante le loro indagini. Devono utilizzare sistemi di sicurezza adeguati per proteggere i dati da accessi non autorizzati o da eventuali perdite o danni accidentali. Inoltre, devono garantire che i dati siano utilizzati solo per scopi legittimi e in conformità con le leggi sulla privacy applicabili. Per mantenere la riservatezza delle informazioni raccolte durante l’indagine, è necessario adottare diverse misure di sicurezza. Ad esempio, si possono utilizzare sistemi di crittografia per proteggere i dati sensibili e limitare l’accesso ai dati solo a coloro che ne hanno effettivamente bisogno per svolgere il loro lavoro. Inoltre, le agenzie di investigazione sono tenute a rispettare le norme etiche e professionali stabilite dalle associazioni di categoria a cui sono affiliati.